Il cous cous, a base di semola di grano duro, nella preparazione tradizionale viene bagnato con acqua salata e “‘ncocciato” a mano, ovvero lavorato con gesti rotatori per farne piccole sfere nella mafaradda, il tradizionale piatto in terracotta. La cottura avviene a vapore nella couscoussiera, una speciale pentola che si compone di due parti, un tegame alla base solitamente in metallo o terracotta, allungato e di forma bombata in cui si cuociono le verdure, il pesce o la carne del condimento, ed un recipiente dal fondo forato, simile a uno scolapasta, posto al di sopra che consente di cuocere la semola che assorbe i vapori aromatici della preparazione sottostante.